Perché “è il momento giusto!”

A quasi una settimana dalla presentazione del progetto TO HOUSING alla stampa, i social e la mail dedicata al progetto da parte di Quore, sono sommerse di richieste di informazioni e di richieste di aiuto. Con i mezzi a nostra disposizione stiamo cominciando a rispondere a tutti: persone direttamente interessate, enti ed associazioni che cercano supporto nella gestione di situazioni specifiche per le quali non pensano di avere strumenti adeguati.

In un periodo storico e politico del nostro paese nel quale la solidarietà viene tacciata di “buonismo” come se fosse il peggiore dei dispregiativi, vorremmo provare a spiegare il perché di TO HOUSING. E lo facciamo in maniera semplice: perché ce n’era bisogno.

C’era bisogno di garantire supporto e sostegno per ricostruire la propria esistenza a tutti coloro che vivono una doppia discriminazione legata non solo al proprio orientamento sessuale od identità di genere, ma anche alla condizione sociale, all’etnia, all’età. Supportare chi è doppiamente vulnerabile oggi, significa andare contro corrente, significa attirare gli sguardi indignati di chi pensa che “prima venga sempre qualcun altro” (il miglior metodo in realtà per nascondere il proprio egoismo di non voler far niente), ma significa soprattutto dimostrare con i fatti che sostenere chi rimane indietro è il modo migliore per andare avanti tutti quanti.

TO HOUSING ha coinvolto e sensibilizzato anche l’economia profit, che ha partecipato alla creazione di questo progetto con un apporto economico tutt’altro che indifferente: “si sono fatti pubblicità”, “per certe realtà lo sforzo economico sostenuto è praticamente nullo”, tutte obiezioni potenzialmente corrette, ma tutte obiezioni che rientrano nella filosofia post moderna dell’Italia “giallo-verde”, quella dove se qualcuno fa qualcosa, meglio criticarlo subito per evitare che qualcuno possa accorgersi della altrui pochezza.

Ora c’è un nuovo bisogno indotto da TO HOUSING: dargli gambe sempre più solide e per farlo a questo punto bisogna che ognuno faccia qualcosa: potete donare soldi perché sono uno strumento fondamentale per sostenere un progetto molto costoso; potete donare cose perché le persone che saranno ospitate in TO HOUSING hanno spesso bisogno anche delle cose più elementari; potete donare tempo perché i volontari per gestire questo impegno gigantesco non saranno mai abbastanza. Insomma, adesso, se leggete queste poche righe vi tocca scegliere da che parte stare: dalla parte di chi critica indifferente o dalla parte di chi si dà da fare?

È sempre il momento giusto per fare quello che è giusto – M.L. King

 

Articolo di Piero Pirotto

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