Le cose certe e i dubbi sul suicidio di A.

di Daniele Viotti.

Ci sono poche certezze e molti dubbi sulla morte di Andrea.

Diciamo subito che tra i dubbi ce n’è uno che ci interessa davvero poco: se Andrea fosse gay o meno. Questo non è il punto della questione.

Il tema sono gli insulti, le violenze verbali e comunque il clima generale di scherno nel quale Andrea era costretto a vivere e le eventuali conseguenze che queste possono avere avuto sul suo gesto.

Purtroppo anche da quanto si legge questa mattina pare proprio che quegli insulti e quelle violenze ci siano state eccome. Pare che quel clima fosse reale.

Anche leggendo la lettera che hanno scritto insegnanti e studenti. Ho letto e riletto quella lettera e proprio non riesco a giudicarla che sconvolgente nel suo essere contemporaneamente autoaccusatoria e autoassolutoria (“era ironico e autoironico, quindi capace di dare le giuste dimensioni anche alle prese in giro alle quali lo esponeva il suo carattere estroso e originale”)

Nessuno di noi ha né l’autorità né la volontà di accusare qualcuno in particolare ma neppure si può imputare l’ennesimo suicidio di un adolescente alla “società” in generale.

L’unico altro elemento certo è l’immediata, spontanea e travolgente sollevazione della comunità di fronte all’ipotesi di un suicidio causato da omofobia.

Questo è un segnale che non si può sottovalutare. In quella sollevazione, avvenuta soprattutto nella rete, c’è tutta l’angoscia di una intera comunità di donne e uomini che vedono le proprie vite scorrere in un Paese in cui l’omosessualità è ancora tema di scherno e di converso di vergogna e la rabbia di non vedere tutelate in alcun modo le proprie vite.

C’è bisogno di cultura. Ma c’è bisogno anche di leggi. Anche perché le leggi aiutano a fare cultura.

6 commenti
  1. Alessia Grandi dice:

    Basterebbero cultura, civiltà ed educazione sul rispetto. E non ci sarebbe nemmeno bisogno di leggi.

    Le leggi vigenti impediscono persone che come noi, io transessuale, che convivo con il mio compagno in amore e nel decoro in un rapporto tutt’altro che superficiale, adottino bambini il cui destino è una guerra a 5 anni e una mutilazione a 8 anni. Destinati a morire giovani. Meglio devastarli che affidarli a omosessuali e transessuali, giusto? Per le nostre leggi è così.
    Eppure siamo persone come altre. Con sentimenti, cuore, valori, contenuti, informazioni… e tutto il resto. Ma questo credo vada da sé!
    Non va da sé, invece, che un bambino cresca solo, in pericolo, senza un futuro, massacrato da guerre, piuttosto che crescere nelle difficoltà (e queste le comprendo, qui in Italia) di una coppia di genitori “diversi”.
    In altri Paesi tutto questo è normale e non c’è bisogno di leggi, perché il rispetto e il buon convivere sono nel loro DNA. E’ altrettanto vero che, di contro, ci sono Paesi che ci lapiderebbero.
    Eppure basta così poco per capire che amore e tolleranza cancellano odi e guerre.

    Cordiali Saluti, Alessia

    Rispondi
  2. A dice:

    “…immediata, spontanea e travolgente sollevazione della comunità di fronte all’ipotesi di un suicidio causato da omofobia.”:
    100 persone a una ennesima inutile fiaccolata?
    Oltre alle promesse di legge e leggine antiomofobia o istituti paralleli al matrimonio cattolicissimo, dove sono i programmi politici e culturali pro GLBT?
    Perchè su TV e stampa TUTTE le vicende, le storie di fiction, gli episodi di TRANQUILLA vita gay vengono CENSURATE?
    Perchè ancora non ci si ostina a capire che il problema è il vaticano e la sua egemonia culturale?

    Rispondi
  3. Paolo dice:

    Sono d’accordo con quello che dici. Ho amici che dicono di non essere omofobi e poi dicono che “però il ragazzino si vestiva di rosa” “è normale che lo prendessero in giro”…..ma non riesco a far loro capire….sembra impossibile…

    Rispondi
  4. isabella dice:

    Condivido pienamente ciò che hai scritto. Il problema nn è l’episodio in sè bensì il contorno sociale in cui maturano certi comportamenti….il rispetto per l’altro in quanto tuo pari….dove è finito?

    Rispondi
  5. Maurizio dice:

    Io sono Diverso da tutti… e voglio sentirmi amato e rispettato allo stesso modo con tutti gli esseri umani di questo mondo!!!! Ma ancora oggi nel 2012 io vivo episodi di discriminazione!!!! ASSURDO!!!! VERGOGNOSO!!!!
    E Bastaaaa!!!!
    Danzate con me la mia DANZA DELLA PACE E DELL’AMORE?
    http://www.youtube.com/watch?v=YsVum71w7YM

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *