Evelina Christillin, i gay e Varigotti.

Le spiagge, in agosto, sono il luogo dove è più facile raccogliere le lamentele e le frustrazioni di un anno di lavoro. È quasi un rito: ci si scarica, ci si sfoga per poi recuperare energie ed affrontare le nostre tormentate vite.

Capita così di sentire la parrucchiera che si lamenta dell’aumento dei prodotti cosmetici per i capelli; si sente il tifoso della Juventus abbacchiato per l’ennesima delusione stagionale; l’adolescente scaricato dalla fidanzatina a favore del bulletto della scuola. E capita, per esempio al bravissimo giornalista de La Stampa Niccolò Zancan, di sentire una Presidentessa del Teatro Stabile di Torino lamentarsi dei gay che affollano e offendono la verginità di Punta Crena a Varigotti. E giustamente Zancan ne ha raccolto le opinioni in un articolo che vi consiglio assolutamente. Clicca per leggere.

Forse lo sgomento non è appieno comprensibile se non abbiamo ben chiaro il fortissimo legame, quasi di sangue, che lega la Evelina Christillin a questa terra e noi povericristi rischiamo, così, di dare un giudizio affrettato accusandola magari di omofobia E allora leggetevi anche queste straordinarie righe che lei stessa ha voluto consegnare alla Memoria dell’Uomo perché non andasse disperso una pagina di Storia che attraversa quasi due secoli, almeno cinque generazioni e tutto il bacino del Mediterraneo. Leggile qui.

Visto? Non è omofobia quella della Christillin. Anzi, lei “non ha proprio nulla contro i gay”. Io credo, invece, che ci voglia proprio bene se conosce così approfonditamente “certi spettacoli da night show di Amburgo”, e se sa apprezzare le dimensioni dei piercing che tutti noi usualmente indossiamo. Ma la prova del nove della sua approfondita conoscenza dell’universo gay sta nel fatto che lei sa che noi, quando c’è brutto tempo, non andiamo in spiaggia.

E infatti il giornalista non ne ha trovato manco uno. Men che meno nudo. E men che meno ancora impegnato in “una scena di sesso micidiale”.

Fuori da ogni “situazione comica” non si sa veramente cosa rispondere a questa signora che evidentemente, essendo ormai un po’ avanti con gli anni, decide di sostenere battaglie di cosiddetto buon senso e buon gusto.

Forse vale la pena solo di ricordarle un unico dato tecnico sfuggito al giornalista. Ovvero le dimensioni di questa spiaggia: 40 metri di larghezza, 50 di profondita, totale 200 metri quadrati. Probabilmente quanto uno dei saloni del “castelletto liberty arroccato sulla collina” in cui la Christillin e i fantasmi di tutti i suoi avi trascorrono le vacanze.