Aggressioni omofobe: una dichiarazione dell’associazione Quore

Anche questa estate, come la scorsa, abbiamo dovuto registrare un troppo alto numero di aggressioni omofobe.

Passato lo sgomento e sedata la rabbia di vivere in un Paese che non riesce neanche a scrivere uno straccio di legge che tuteli le lesbiche, i gay e le persone transessuali, sorgono le riflessioni.Una di queste, in virtù anche del lavoro che da quasi tre anni stiamo svolgendo con il progetto Friendly Piemonte per rendere la nostra regione più sicura ed accogliente verso le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender, ha a che fare con l’economia. E in particolare con il turismo.

Da tempo le ricerche di mercato indicano che il turismo LGBT ha superato la quota del 7% del fatturato mondiale degli operatori turistici e solo in Italia genera un fatturato di 3.2 miliardi di Euro l’anno. Negli Stati Uniti hanno adidrittura coniato una espressione per definire il giro d’affari generato dal “mercato gay”: pink dollars.

Lo scorso fine settimana abbiamo organizzato, come Associazione Quore, un press trip con diversi giornaliste e giornalisti provenienti da più parti in Europa. È stato un modo di promuovere il nostro territorio, la nostra ospitalità e la vita gay di Torino ad un pubblico che nessuno ha ancora preso in considerazione.

Abbiamo avuto molte adesioni e poche defezioni. Una, però, in particolare ci ha colpito. È stata la defezione del direttore della più diffusa rivista gay olandese il quale ci ha esplicitato le sue perplessità sulla reale capacità dell’Italia di saper costruire una specifica accoglienza per i turisti gay e le turiste lesbiche. Certo, come spesso ci diciamo: “A Torino è diverso”. Ed infatti, forse, l’esperienza del Festival del cinema GLBT “Da Sodoma a Hollywood” con le migliaia di persone che ogni anno arrivano da tutto il mondo ha in qualche modo migliorato le cose.

Però non riusciamo a toglierci dalla testa questo pensiero: possibile che neppure la leva economica, in una situazione di gravissima crisi attraversata dal Paese, riesce a smuovere i nostri politici a rendere questo Paese più sicuro e sereno? Per le lesbiche, per i gay, per le persone transessuali? Italiani e stranieri? Cittadini e turisti?

Daniele Viotti – Associazione Quore