Lettera aperta (con tre domande) a Fazio e Littizzetto.

(Ma anche a Gruber, Santoro, Floris e Lerner.)

Cari Fabio e Luciana,

vorremo, anzitutto, ringraziarvi per il bel momento che ci avete regalato martedì sera con la romantica esibizione di Stefano e Federico. E vorremmo, per vostro tramite, ringraziare Stefano e Federico per aver raccontato la loro storia, che è la storia che molte e molti di noi vorrebbero raccontare, in modo così delicato ma anche fermo e puntuale.

Vorremmo però farvi tre domande perché a molti di noi, pur apprezzando l’iniziativa, è rimasto un po’ di amaro in bocca. Anche per le grandi aspettative che si erano create con gli articoli sulla stampa.

1)   Perché l’esibizione è stata tagliata rispetto al video originale? Chi, e in base a quali criteri, ha deciso di eliminare alcuni cartelli (quelli per esempio che raccontavano della loro “prima volta” che in realtà fu la terza)?

2)   Perché Stefano e Federico non si sono baciati al termine della loro esibizione come invece succedeva nel video originale e come annunciato ai giornali?

3)   Pur ribadendo l’apprezzamento della vostra scelta, che vi sarà anche costata fatica nel convincere i vertici della RAI, non riusciamo a comprendere esattamente il messaggio che si è voluto lanciare dal palco di Sanremo. Perché non sono state dette anche solo poche parole da parte vostra per spiegare bene al pubblico di Sanremo di cosa si stava parlando e il motivo per cui avete scelto di far intervenire Stefano e Federico?

La televisione italiana parla ormai sempre più spesso dei temi e dei problemi delle persone gay e lesbiche e, talvolta anche delle persone transgender. Però troppo spesso non negli spazi di approfondimento ma negli show e con toni di dileggio, di scherno o al più di compassione. Non è il vostro caso, ovviamente. Ma approfittiamo di questa lettera per chiedere a importanti giornalisti televisivi titolari di trasmissione di grande impatto sul pubblico perché non abbiano mai dedicato una intera loro puntata ai temi dei diritti civili, del matrimonio ugualitario, dell’omogenerialità.

Lilli Gruber, Michele Santoro, Giovanni Floris, Gad Lerner tanto per citare i principali. Perché non dedicano una loro puntata per affrontare questa materia che riguarda milioni di italiani e le loro famiglie, i loro genitori, i loro amici?

Grazie.

Associazione Quore

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