I diritti. Anche quando finisce una storia.

Una nostra iscritta ragiona sui Diritti negati anche quando finisce una relazione.

 

Anche gli amori, come le parole a volte volano, fuggono e si polverizzano.

Gli scripta invece, quelli che restano toner su bianco sono ancora un accessorio per molte coppie omosessuali, lo sappiamo tutti.

Sono state scritte milioni di parole a proposito, le ho lette e condivise ma ora assumono un peso diverso, ora che hanno preso l’aspetto del mio personale incubo.

Ora che la mia compagna di vita da dieci anni mi ha inaspettatamente e improvvisamente abbandonato mi trovo infatti ad interrogarmi su cosa ne sarebbe stato della nostra unione con un riconoscimento ufficiale e sancito per legge… Patetico? Pretestuoso?

Forse, ma mi concedo questo tarlo a margine.

Per non equivocare, la favola si sarebbe forse frantumata ugualmente, ma mi resta il sospetto che il mio processo di elaborazione possa svolgersi a velocità diverse rispetto quello dei soggetti titolari di diritti, scritti, riconoscimenti, pacs, dico, matrimonio e bla bla bla.

Ma ci sono altri scripta su cui si aggroviglia il mio pensiero.

Eh già, perché al trauma dello shock emotivo tocca ora aggiungere il disbrigo delle faccende quotidiane e… surprise surprise, e’ tutto molto facile! Non ho casa, non ho contratti telefonici e soprattutto non esistono documenti di nessun genere che legano il mio nome a quella che credevo la persona con cui invecchiare.

Et voila, una relazione lunga dieci anni costruita su fiducia, amore e complicita’ ridotta a un ricordo, per chi lo vuole ricordare e trasformata, per me, in un’esperienza di nomadismo.

Sono consapevole che queste poche righe potrebbero essere incasellate come esternazioni vittimiste o troppo semplicistiche e mi prendo le mie buone responsabilita’ di ingenuita’ e superficialita’ ma in tutti questi anni ho solo creduto nella forza dello scegliersi ogni giorno… Miss ingenuità appunto.

S.