Cecilia Guerra vs UNAR

enzo cuccoRiportiamo un estratto del pensiero dell’amico, Enzo Cucco, sulle inquietanti dichiarazioni dell’ex Vice Ministro alle pari opportunità Cecilia Guerra. Anche noi come Enzo siamo un po’ perplessi e ci chiediamo quali  potranno essere le conseguenze future.

Leggete e riflettete.

L’ex Vice Ministro alle pari opportunità Cecilia Guerra ha comunicato il 14 febbraio scorso di aver censurato il direttore dell’UNAR perchè avrebbe distribuito, senza un preventivo assenso del Ministero, tre opuscoli prodotti dall’Istituto Beck in base ad un contratto sottoscritto nel 2012, intitolati “Educare alle diversità a scuola”. L’atto ha dell’incredibile perchè raramente un provvedimento discilinare viene comunicato attraverso un comunicato stampa, per di più l’ultimo giorno di Governo. Sconfessando, inoltre, una attività già ampiamente approvata dall’UNAR stesso.

Che cosa è accaduto ?

Nella prima parte del comunicato il viceministro dichiara che il materiale è stato distribuito nelle scuole senza il suo assenso. Non so se sia vero (non mi pare infatti che il materiale sia stato ancora distribuito), e soprattutto non so se sia necessario che il Vice Ministro debba autorizzare tale distribuzione. Chi ha un pò di dimestichezza con la pubblica amministrazione sa che l’autorizzazione all’uso di loghi, soprattutto quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede procedure precise, e controlli a tanti livelli. Il livello politico non ha e nemmeno potrebbe avere un controllo specifico di tutto il materiale prodotto dai vari Dipartimenti: i vari uffici passerebbero giorni a far questo lavoro. ma soprattutto la legge italiana prevede una differenza, ed una autonomia, del livello amministrativo da quello politico molto netta. Il controllo deve essere fatto dal Dipartimento e dagli Uffici della Presidenza del Consiglio che hanno autorizzato all’uso dei loghi, ed ancora prima hanno sottoscritto il contratto. Se qualcuno ha sbagliato è sicuramente anche a quel livello. In più la distinzione tra livello amministrativo e livello politico (che non vuol dire assenza di controlli, sia chiaro)cecilia guerra è tanto più dovuta essendo innanzi ad una struttura, l’UNAR, nata da una Direttiva comunitaria che ne chiede esplicitamente indipendenza ed autonomia. Anche solo ipotizzare controlli del ivello politico sui prodotti dell’UNAR è una chiara sconfessione dell’autonomia e della indipendenza di cui UNAR si è sempre vantata.

La seconda parte del comunicato illumina, senza spiegare, il vero motivio che si intravvede dietro ad una decisione tanto discutibile. Parlo delle affermazioni che l’ex Vice Ministro esprime: “Sono convinta che l’educazione alle diversità sia cruciale nel percorso educativo dei nostri ragazzi. La finalità non deve mai essere quella di imporre un punto di vista o una visione unilaterale del mondo, quanto piuttosto sollecitare nei giovani, attraverso i loro educatori, senso critico, consapevolezza,fratellanza, rispetto di ogni specificità e identità a partire da quelleche coinvolgono l’ambito affettivo e valoriale.”

Continua su: http://gayindependent.blogspot.it/2014/02/una-guerra-incomprensibile-e-pericolosa.html

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