Il figlio gay

Quest’anno  il maltempo ci sta risparmiando i consueti articoli sui giornali che parlano di emergenza caldo e di numeri utili per gli anziani che rimangono da soli in città. Ma quanti sono gli anziani che hanno l’incommensurabile fortuna di avere a loro completa disposizione un figlio gay? Tanti, tantissimi. Il figlio gay è per sua natura l’eletto, che con amore, devozione e un sacco di tempo libero rispetto a fratelli e sorelle eteromuniti di famiglia tradizionale e figli, può tranquillamente occuparsi di tutto. Potrebbero quasi fare una legge che lo prestabilisca, al fine di togliere ogni dubbio in caso di controversie familiari, ma tanto in Italia leggi in materia non riescono a farle, a meno che, in ottica di spendig review, a qualcuno non venga in mente l’obbligo di dichiarare il figlio gay sul 730, e tagliare le pensioni di accompagnamento, per esempio, tanto il genitore ce lo porta lui dappertutto. Mi capita spesso di frequentare i Pronto Soccorso,  e nelle interminabili ore di attesa mi diverto a fare statistiche su quanti figli gay ci sono di fianco alle barelle, in media 3 su 10, ma se il genitore si aggrava poi di solito arrivano anche i parenti normali, a dire: Meno male che ci sei tu. Una fortuna davvero, se poi il figlio gay è anche infermiere è un terno al lotto, l’attitudine alla cura ce l’ha nel sangue! E chi sarà mai il preferito per il cambio dei pannoloni a prescindere dal sesso degli  anzianotti ormai incontinenti? Che destino beffardo, magari proprio dopo anni di accese discussioni sulla sessualità. Il figlio gay si riconosce subito, è quello che tra un aperitivo e l’altro fa la spesa, e il suo ben noto buon gusto per la casa lo porta spesso a fare anche le pulizie già che è li, famoso in tutte le farmacie della zona, dotato di App gratuite con le aperture notturne e il cellulare sempre acceso!Infine si presta molto a dama di compagnia, per spezzare routine e distrarre un po’, grazie anche a tante stravaganti storie da raccontare, ma in questo caso solo se è ben chiaro a tutti che è ricchione, altrimenti questo figlio così attento, premuroso e immancabile è solo quello non sposato.
Ironia a parte, si potebbe porre il tema all’attenzione di qualche esperto in gender economics per elaborare un quadro su quanto questi lavori di cura incidano sul vacillante sistema di welfare italiano; riflessioni sono naturalmente già in corso per quanto riguarda le donne… ma qualcuno ha mai pensato al figlio gay?
Ah! Dimenticavo, buone vacanze (…)

Paola Apollonio

1 commento
  1. Fabio dice:

    mi hai ricordato ciò che disse un amico: “i figli gay sono badanti e i miei genitori (lui ha un fratello gemello gay anche lui) sono fortunati perché ne hanno 2″…
    vagli a dare torto…

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