Almeno 27 modi di definire un omosessuale

Ieri sera abbiamo assistito a due ore di spettacolo straordinario.

Insieme, come non capitava da anni, politica, satira, musica, informazione di altissimo livello e senza una sola sbavatura. Neanche quando vengono dette parolacce.

E’ il caso dell’elenco di “male parole” snocciolate da Nichi Vendola per raccontare come vengono definite le persone omosessuali. Ventisette modi diversi. E pensare che quell’elenco era tutto declinato al maschile. I modi per definire le lesbiche sono almeno altrettanti e altrettanto squallidi. Per non parlare delle e dei transessuali.

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Ma c’è un elenco ancora più lungo per definire i gay, le lesbiche e le persone transessuali. E Vendola, Fazio e Saviano ovviamente lo conoscono.

Un elenco che, solo per esempio, comincia così: Daniele, Silvia, Alessandro, Cristina, Riccardo, Marina, Emanuela. E che potrebbe continuare così: Vittorio, Paola, Andrea, ancora Cristina, ancora Daniele. E Nichi, naturalmente. Forse all’infinito.

E ognuna di queste “definizioni” ha un significato leggermente diverso dagli altri. Perchè descrive e definisce, appunto, la vita di ogni singola individuo.

E’ questo il bello di poter definire se stessi in modi diversi: non essere assimilabile a una massa indistinta che si fa categoria ma distinguersi per il semplice fatto di riuscire ad andare oltre alle definizioni. Ed essere, al fondo, una Persona.

Daniele Viotti